Automazioni in ritardo rispetto all’impennata dell’e-commerce

Perché le automazioni sono in ritardo rispetto all’impennata dell’e-commerce.

Il 2020 è agli sgoccioli. Ci si comincia a fare l’idea che con l’inarrestabile crescita dell’e-commerce registrata dall’inizio della pandemia è fondamentale investire nell’automazione.


Evento che potrebbe persino iniziare a verificarsi presto, ma gli esperti logistici la pensano diversamente.
Nel 2020, un importante numero di fornitori di servizi di logistica e trasporto ha investito sulla riorganizzazione dell’inventario e sulle misure di sicurezza per i propri dipendenti. Quest’anno, i dispositivi di protezione e distanziamento sociale nelle strutture hanno avuto la priorità sulle automazioni.
Gran parte delle aziende ha potuto assistere all’impennata dell’e-commerce, ma parecchie sono ancora indietro rispetto all’uso delle automazione. Non c’è nulla di strano in questo ed è del tutto comprensibile.
Comprendere quali tecnologie implementare nella logistica aziendale richiede tempo e l’impiego di risorse umane, in un momento in cui i magazzini sono un frenetico via-vai di merci in movimento. Prima di incorporare nuove automazioni, quindi, è bene che le altre fasi aziendali godano già di buona salute.
Le tre azioni principali messe in atto da marzo sono state il miglioramento dei processi di magazzino e la riorganizzazione dello stesso. Arriverà anche il turno delle automazioni.
L’attività di e-commerce è aumentata febbrilmente e molte operazioni richiedono più personale (anche questo è stato classificato come punto cruciale per molte aziende). 
Le automazioni 2.0, come i robot mobili, sono già all’opera e lo saranno un ritmo via via maggiore, ma, in questo anno di sorprese impreviste e intoppi, la maggior parte dei centri di distribuzione ha dovuto adeguarsi in fretta e furia sulle norme igienico-sanitarie e di distanziamento. Ma ci aspettiamo di poter assistere a delle interessanti novità già nella prima parte del 2021.
Per venire incontro alla crescita dell’e-commerce e le relative sfide (in particolare, complesse reti di distribuzione, concorrenza spietata e manodopera carente) le aziende di vendita al dettaglio dovranno adottare l’automazione. Ciò che le aziende stavano pianificando per il 2024-2025 sta accadendo ora a causa del coronavirus. Non ci riferiamo solamente ai robot di magazzino: si pensa anche ad altre aree come la produzione.
Ci sono quasi 100.000 centri di distribuzione e di fulfillment sparsi per il pianeta. Ad oggi solo il circa 5% di questi risulta completamente automatizzato. Se non consideriamo Amazon, la merce viene gestita e movimentata dai robot solamente in poche centinaia di magazzini, ma le previsioni mettono in luce che il cambiamento è molto vicino. Parliamo dei prossimi cinque anni.

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