Come ogni buon camionista sa, esistono norme precise che regolano nel dettaglio i tempi di guida e riposo durante il servizio. Norme nate per salvaguardare la salute e la sicurezza degli operatori coinvolti, così come indirettamente quella di tutti gli utenti stradali.
Fino a pochi anni fa, il testo di riferimento che regolava le ore di guida obbligatorie era il regolamento CE n. 561/2006. Ora invece, grazie al nuovo pacchetto mobilità entrato in vigore nel 2020, molte cose sono cambiate. Sì perché il regolamento UE 1054 del 15 luglio 2020 ha tracciato nuove linee guida per gli autisti dei mezzi pesanti, anche in riferimento ai tempi di guida e di riposo.
La normativa, ovviamente, non poteva che essere articolata. D’altra parte, come dicevamo, ogni novità è stata introdotta per garantire ed incrementare la sicurezza dei camionisti in servizio e le rispettive condizioni di viaggio. Di fatto, dunque, il regolamento CE 1054/2020 vuole stabilire con precisione le ore di guida e di riposo degli autisti professionisti, in particolare quelli dei mezzi pesanti.
Ma cos’è cambiato nel dettaglio? Scopriamolo insieme.
Tempi di guida e di riposo degli autisti: cosa non è cambiato
I tempi di guida e di riposo, giornaliero o settimanale che sia, sono l’oggetto principale degli articoli 6-7-8 del vecchio regolamento CE, quello del 2006. Di queste norme, molte sono rimaste invariate, salvo alcune modifiche apportate all’articolo 8.
Dunque, analizziamo prima cos’è rimasto invariato.
Innanzitutto, è rimasto identico il limite giornaliero di guida pari alle 9 ore. Limite che può essere esteso a 10 ore solo per 2 volte a settimana. Discorso analogo per il monte ore settimanale rimasto pari ad un massimo 56h, senza oltrepassare quelle previste dalla direttiva CE 2002/15. Nonostante ciò, non si possono superare le 90 ore di guida totali in due settimane consecutive.
Parlando di riposo giornaliero degli autisti, invece, è obbligatorio effettuare una pausa di 45 minuti ogni 4h e mezza di guida. Queste pause, se si preferisce, possono essere suddivise in due tappe: una di 15 minuti, seguita da un’altra di 30. In generale, sono 3 le tipologie di riposo giornaliero a cui si può optare:
- Regolare, che prevede, durante le 24 ore della giornata, 11 ore di riposo e 13 di turno operativo;
- Frazionato, il quale prevede 15 ore di turno, 3 ore di riposo + 9 ore non invertibili;
- Ridotto, che prevede, nell’arco delle 24h, 15 ore di turno e un riposo di 9 ore, per massimo tre volte a settimana.
Tra l’altro, nel caso ci siano più conducenti presenti, il riposo giornaliero dev’essere di almeno 9h all’interno delle 30 ore dalla conclusione di un periodo di riposo giornaliero o settimanale.
Ore di guida e riposi obbligatori: cos’è cambiato dal 2020?
Approfondite tutte le norme e i dettagli rimasti invariati per gli autisti professionisti dei mezzi pesanti, passiamo all’analisi delle nuove parti introdotte nel nuovo ed ultimo pacchetto mobilità.
Facendo questo, ci soffermeremo soprattutto sui trasporti internazionali, per i quali i riposi settimanali sono stati resi più flessibili rispetto agli anni precedenti.
Ecco tutte le novità introdotte dal regolamento UE 1054/2020.
Innanzitutto, se è rimasto valido il fatto che gli autisti, durante due settimane consecutive di servizio, debbano fare almeno 2 riposi settimanali regolari (oppure 1 riposo regolare + 1 ridotto di 24h), non si può dire lo stesso per il trasporto merci internazionale. Qua, infatti, è permesso fare anche due riposi ridotti di fila. L’importante è che, in quattro settimane consecutive, i riposi settimanali ridotti non avvengano più di 2 volte.
Altra novità importante. Qualsiasi riduzione di riposo settimanale va recuperata con un riposo equivalente, da svolgere entro la fine della 3ª settimana successiva. Per il resto, come già accadeva, se il riposo settimanale cade in due settimane, dev’essere calcolato solo in una delle due.
Attenzione anche a dove e come usufruire delle ore di riposo. Perché se prima si poteva riposare a bordo del mezzo pesante, ora non è sempre così.
Riposo sul mezzo: i dettagli
Di fatto, non è permesso riposare sul camion se si parla di:
- Riposi settimanale regolari
- Riposi che superano le 45h, per compensare i riposi settimanale ridotti
In questi casi, il riposo va effettuato in un alloggio adeguato, confortevole, dotato di tutto il necessario per il riposo e i servizi igienici. La norma specifica inoltre che le spese devono essere a carico del datore di lavoro. Non solo.
Quest’ultimo deve anche garantire all’autista, in caso di tratte internazionali, il ritorno al proprio paese ogni 4 settimane, così da poter usufruire di un riposo settimanale regolare o uno superiore a 45 ore che compensi quello ridotto. Nel caso siano stati fatti 2 riposi settimanali ridotti consecutivi, allora il rientro va previsto prima del riposo compensativo.
Detto questo, tutti i periodi di riposo degli autisti devono essere documentati e archiviati con cura dall’impresa, pronti per essere messi a disposizione delle autorità in caso di controllo.
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