Logistica sostenibile: le sfide green degli autotrasporti

Trasporti e sostenibilità ambientale, per molti, sono tematiche ben distinte. Due concetti che faticano a trovare un punto di incontro, soprattutto per quei consumatori alla ricerca di soluzioni e stili di vita sempre più green. Del resto, come giusto che sia, la delicata salute del nostro pianeta ci porta ad escogitare metodi più puliti di agire, più ecosostenibili. Una rivoluzione che non può non coinvolgere anche i processi di movimentazione merci. Ecco il tema del giorno: logistica sostenibile.

Come può un’azienda di autotrasporti iniziare a ragionare in ottica green? Quali sono i passaggi e i fattori da considerare per ottenere un trasporto sostenibile, a basso impatto ambientale?

Cerchiamo di approfondire il tema.

Attenzione, partiamo da un presupposto importante. Lavorare per ottenere una logistica sostenibile con il solo scopo di potersi vantare di un riconoscimento “Emissioni Zero” non è certo quello che si dovrebbe fare. Anzi. Oltre ad assecondare particolari esigenze del consumatore consapevole, il settore logistica e trasporti ha il dovere di impegnarsi ad inquinare meno, ogni giorno, difendendo con cura e attenzione l’ambiente. Questa è la chiave per andare avanti.

Porto logistico dall'alto

Il punto di inizio: le linee guida europee per il trasporto sostenibile

Non bisogna girarci attorno. Allo stato attuale, il settore logistico è responsabile di un’importante percentuale di inquinamento, proveniente in primis dalla combustione dei veicoli a motore. Nonostante ciò, ragionare in modo sostenibile significa anche tenere in considerazione fattori quali inquinamento acustico delle zone interessate e, in generale, disturbo e danni sull’integrità dell’ecosistema intero. Da dove partire allora?

Ecco che vengono in soccorso le linee guida dell’OCSE – Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico – per i Trasporti Ecologicamente Sostenibili o TES. Queste propongono ben 6 criteri da concretizzare entro il 2030. I criteri proposti riguardano:

  1. Emissioni di biossido di carbonio
  2. L’utilizzo del territorio per le infrastrutture
  3. Emissioni di ossidi di azoto
  4. Rumore prodotto dai mezzi di trasporto
  5. Emissioni di composti organici volatili o VOC
  6. Emissioni di particolato

In generare, la guida OCSE cerca di suggerire un miglioramento della supply chain, a partire da un cambio del modello economico, passando per un’implementazione del trasporto via ferrovia, da preferire a quello su strada. Tutte attività per cui ci si aspetta un grande impegno dagli attori coinvolti. Non solo dalle istituzioni, ma anche e soprattutto dall’industria stessa.

Trasporti, logistica e sostenibilità: cosa fare nel concreto?

Le aziende di autotrasporto possono impattare in modo positivo a partire dalla scelta delle metodologie di trasporto. Soprattutto quando si parla di trasporti a lungo raggio, ancora fondamentali in termini di movimentazione merci. Come dicevamo prima, lo sviluppo del trasporto ferroviario è sicuramente un punto importante, essendo molto indietro rispetto a quello su strada. Basta ragionare sulla situazione in Italia.

Detto questo, le soluzioni sostenibili per il futuro non mancano sicuramente: dalla mobilità elettrica alle fonti di rifornimento locali. Tante azioni di un’unica strategia sostenibile che però, necessariamente, prevede un approccio molto più complesso di quello che sembra.

A livello pratico, possono essere intraprese tre strade ben precise:

  1. Ottimizzare la disposizione dei carichi, aumentando la portata dei mezzi o la quantità di carico stesso nel veicolo (evitando ad esempio i viaggi a vuoto);
  2. Ridurre consumi ed emissioni con motori e pneumatici più performanti, corretti stili di guida e combustibili ecologici;
  3. Sfruttare al meglio il trasporto intermodale.
Green Logistics

Logistica sostenibile: come ridurre consumi ed emissioni?

Negli ultimi anni, la risposta sembra essere rappresentata da queste due opzioni: mobilità elettrico-ibrida oppure alimentazione a gas naturale. Tutto sta per lo meno nell’aumentare l’efficienza della prima, abbattendo i costi delle batterie al litio. Si parla anche di linea elettrica aerea, in Svizzera, Germania e Lombardia, ma ancora c’è tanta strada da fare.

In merito al gas naturale, invece, si sta puntando sulla sua liquefazione, così da ridurre il peso specifico del gas di quasi 600 volte. In questo modo, si potranno ottenere stoccaggi e trasporti facilitati, con tratte di autonomia più lunghe. L’unico nodo, in questo senso, rimane la rete di distribuzione, in continua crescita esponenziale.

L’opportunità del trasporto intermodale

Ottimo per ridurre le emissioni, per trasporto intermodale si intende la movimentazione delle merci che combina due o più tipologie diverse di mezzo di trasporto. Questo trasporto, nel dettaglio, prevede l’utilizzo di unità di carico (container), più comodi e facili da trasportare su strada, ferrovia, acqua e aria.

Insomma, parliamo di una soluzione molto più flessibile, economica e sostenibile in termini di impatto ambientale. D’altra parte, il trasporto marittimo, con le sue alte quantità di combustibile, non va sempre considerato sostenibile a priori. Di fatto, i rischi ecologici legati alla dispersione di olio in mare sono sempre dietro l’angolo.

Hub porto logistico con container

La logistica sostenibile passa per una riorganizzazione della supply chain

Non solo il trasporto delle merci differente. È possibile ridurre l’impatto ambientale e le emissioni di CO2 anche attraverso un miglioramento automatizzato dei processi, utile per una gestione più efficace del proprio parco mezzi e del magazzino. Eliminare i viaggi a vuoto, affidarsi a software per lo stoccaggio, il carico e la spedizione, possono rappresentare l’inizio di una supply chain all’insegna della sostenibilità. La cosiddetta green supply chain, la quale è strettamente legata alla generale digitalizzazione di trasporto e logistica, al fine di ottenere 3 grandi benefici strategici:

  1. Maggior efficienza dei processi;
  2. Miglior gestione del rischio;
  3. Maggior sostenibilità dei prodotti e servizi offerti.

Anche perché, ad essere sinceri, impegnarsi in una logistica più green non solo permette di salvaguardare il nostro futuro, e quello del pianeta, ma anche di abbattere i costi, snellire i flussi di lavoro e garantire la soddisfazione del cliente. In un concetto, permette di essere più competitivi. Sotto tutti i punti di vista

Ti va di approfondire il tema della logistica del futuro? Prova a leggere anche Trasporti e logistica: tutte le tendenze 2023 del settore o 5 invenzioni che hanno segnato la storia della logistica

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